Disinfestare e Derattizzare

Descrizione

Disinfestazione e Deratizzazione

Ultima modifica 8 giugno 2020

Derattizzazione su aree pubbliche (immobili comunali, strade, piazze, parchi e giardini)

Derattizzare significa bonificare un'area ben definita dalla presenza di roditori molesti. Per farlo si usano esche avvelenate, diverse per principio attivo, colore, forma e struttura. L'uso sconsiderato di massicce quantità di esche topicide mal distribuite, significa inquinare e rendere pericolosa un'area senza portare, quasi mai, all'eliminazione del problema. E' per questo che si rende necessaria la figura professionale del Tecnico Disinfestatore. La sua preparazione, infatti, gli consente di scegliere il derattizzante più adatto secondo la situazione e di posizionarlo nella maniera più opportuna, così da ottenere i risultati migliori in tutta sicurezza.

 

Rattus norvegicus

 

Lunghezza fino a 25 cm (con coda di 22 cm). Robusto e massiccio, poco slanciato, orecchie corte, mantello grigio-marrone. E' considerata la specie più pericolosa come potenziale vettore di malattie e di contaminazione di derrate alimentari, a causa degli ambienti visitati. 

 

Rattus rattus

 

Lunghezza ca 20-23 cm (con coda di 22-25 cm). Testa grossa con muso appuntito, occhi grandi sporgenti, orecchie lunghe. Il danno che provoca deriva dalla distruzione delle derrate e dall'inquinamento che consegue alla contaminazione con escrementi, potenziali vettori di malattie.

Mus musculus

Lunghezza fino a 12 cm, (con coda di 11 cm). Muso piccolo e appuntito, lunghi baffi, occhi rotondi, orecchie sottili. A differenza delle altre specie, raramente è veicolo di epidemie e, peraltro, è distruttore di insetti e blatte. 

 

COME INTERVIENE IL COMUNE

Il Comune interviene per il controllo della popolazione murina mediante periodici interventi di derattizzazione sulle aree pubbliche. La derattizzazione viene attuata mediante:

CONTROLLO 
Ossia l'accurata ispezione dell'ambiente. In particolare sono focalizzati alcuni fattori come l'estensione delle zone, i punti d'ingresso dei ratti, la presenza di cibo ed acqua essenziali all'animale, le tracce visibili e tutti i possibili nascondigli.
TRATTAMENTO
Si esegue con l'uso adeguato di esche in grado di attirare fortemente i roditori, racchiuse negli appositi rat-box inaccessibili agli altri animali no-target. L'appetibilità dell'esca ed il posizionamento corretto degli erogatori garantiscono l'elevato grado di successo.
MONITORAGGIO
Ad ogni trattamento segue un monitoraggio periodico delle postazioni per valutare il consumo delle esche e per sondare l'eventuale permanenza dei roditori.

 

COSA PUOI FARE TU!

Di seguito trovate alcuni accorgimenti consigliati ai privati per coadiuvare l’azione del Comune nel contenimento della proliferazione dei topi.


Sembrano consigli banali, ma molto spesso sono determinanti:

  • Se si hanno animali da cortile o domestici (galline, anatre, ecc. e cani, gatti) non lasciare mangimi a terra, ma contenerli in dispense sopraelevate e, possibilmente, rimuoverle o svuotarle durante la notte;
  • Non lasciare spazzatura in sacchi a terra, ma riporli in contenitori chiusi e puliti (non devono colare liquidi, neppure all’interno, perché l’odore è un forte attrattivo)
  • Eseguire lo sfalcio dell’erba e la potatura delle siepi regolarmente per evitare il formarsi di rifugi naturali (siepi folte, sterpaglie, accumuli di erba tagliata)
  • Le cataste di legno sono notoriamente un rifugio per piccoli topi di campagna, meglio evitarle o coprirle adeguatamente
  • durante il periodo invernale tenere le porte al piano terra quanto più chiuse possibile perché i topi, soprattutto le femmine gravide, tendono a cercare luoghi caldi per nidificare.
  • Non gettare assolutamente olio di fritture nel tombino più vicino casa (sembra strano ma succede spesso): è un cibo prelibato per topi!
  • Evitare in generale di accatastare materiale di qualsiasi tipo (anche nelle classiche casette in giardino): i topi cercano sempre spazi chiusi e appartati per vivere e riprodursi e, più in generale, vivono nello sporco e nel disordine.
  • Ultimo, ma non poco importante: considerare che il topo è un animale infestante, non riusciremo mai a liberarcene definitivamente, ma un buon contenimento della popolazione è certamente possibile (oltre che necessario alla salute pubblica)!

Per Segnalazioni

Ufficio Ambiente:

Tel: 041 5071176 - 041 5071391